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IL TRAGHETTATORE CARONTE NELLA MITOLOGIA GRECA
Caronte è una figura iconica della mitologia greca: il dio minore, o demone, era il traghettatore dei morti nell'Oltretomba e viene spesso raffigurato sulla sua barca che trasporta le anime dei defunti.
Caronte figlio di NyxCaronte è una divinità dell'Oltretomba greco, spesso indicato come spirito e demone. Caronte era figlio di due divinità del pantheon greco, Nyx (Notte) ed Erebus (Tenebre), divinità primordiali, Protogenoi , suggerendo che i loro figli, e quindi Caronte, siano antecedenti all'epoca di Zeus e degli dei e delle dee del Monte Olimpo. Nyx ed Erebus ebbero molti figli, e così Caronte fu fratello di molte delle figure "oscure" della mitologia greca, tra cui le dee Nemesi (vendetta) ed Eris (lotta) e gli dei Thanatos (morte) e Geras (vecchiaia). | ![]() |
Caronte il traghettatore
Come per la maggior parte dei figli di Nyx e di Erebus Si dice che Caronte risiedesse negli Inferi greci e che il suo ruolo per l'eternità fosse quello di traghettatore dei morti. Guarda anche: Lacedemone nella mitologia grecaL'idea era che Ermes, o un altro Psicopompo, scortasse il nuovo defunto fino alle rive del fiume Acheronte, il fiume del dolore, dove lo attendeva la scialuppa di Caronte, che portava il defunto dall'altra parte del fiume, a patto che potesse pagare il biglietto. Si dice che il compenso di Caronte fosse una moneta, un obolo o un denario persiano. Nessuna delle due monete era particolarmente preziosa, ma il fatto che il defunto fosse in possesso di una moneta di questo tipo significava che il defunto era stato sottoposto ai riti funebri appropriati; infatti l'obolo sarebbe stato messo in bocca al nuovo defunto. Coloro che non potevano pagare il compenso di Caronte vagavano senza meta lungo le rive dell'Acheronte per 100 anni, e i loro spiriti si ritrovavano come fantasmi sulla terra, forse perseguitando coloro che non avevano intrapreso i previsti riti funebri. Coloro che potevano pagare il traghettatore dei morti, venivano trasportati in sicurezza attraverso l'Acheronte nel cuore del regno di Ade. I defunti potevano quindi presentarsi davanti ai Giudici dei Morti, che avrebbero giudicato come avrebbero trascorso l'eternità. Si dice spesso che Caronte fosse il traghettatore attraverso il fiume Stige, anche se si tratta di un'alterazione successiva del mito di Caronte, perché naturalmente lo Stige era il più famoso dei fiumi del mondo sotterraneo greco. |
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CHaron lo Strongman
Tradizionalmente, Caronte era raffigurato come un uomo anziano, che si trovava in piedi sulla sua barca, con un palo da sci o un martello a due teste in mano. Non c'era nulla di fragile in Caronte, perché era pervaso da un'enorme forza, e con questa forza e l'arma in mano, avrebbe fatto in modo che nessuno che non avesse pagato potesse salire sulla sua barca.
Caronte e i vivi
L'Oltretomba era naturalmente la terra dei morti, ma attraversare l'Acheronte era anche il modo principale con cui i vivi potevano entrare nel regno dell'Ade. I vivi, naturalmente, non dovevano trovarsi nell'Oltretomba e Caronte non doveva certo aiutarli, ma un numero significativo di essi si serviva di Caronte e della sua barca. Si pensa che Psiche, prima dell'apoteosi della principessa, abbia pagato Caronte perché le permettesse di attraversare gli Inferi. Psiche all'epoca era in cerca di Eros che erano fuggiti dal loro letto, quando Psiche lo guardò. Guarda anche: Le costellazioni e la mitologia greca Pagina 8 |
Si ritiene inoltre che Teseo e Pirito pagarono Caronte per l'attraversamento dell'Acheronte quando cercarono di rapire Persefone dall'Oltretomba. Teseo però era una figura astuta, proprio come Odisseo, e quindi l'eroe greco potrebbe aver ingannato Caronte per trasportare la coppia senza alcun compenso.
Orfeo incantava Caronte con la sua musica mentre cercava Euridice, anche se Caronte concedeva a Orfeo un solo passaggio in base alla melodia suonata. L'eroe troiano Enea, mentre era in compagnia della Sibilla Cumana e cercava suo padre, produsse il magico Ramo d'Oro, per indurre Caronte a concedere a lui e ai suoi compagni il permesso di viaggiare.Sibilla da attraversare.
Eracle, però, non cercò di incantare o pagare Caronte per il suo passaggio attraverso l'Acheronte, ma costrinse il traghettatore a trasportarlo, lottando contro il forte Caronte per sottometterlo, oppure semplicemente intimidendo il dio minore accigliandolo.
Gli scrittori successivi, in particolare nel periodo romano, raccontano che Caronte veniva punito ogni volta che lasciava entrare i vivi negli Inferi, e in particolare per aver permesso ad Eracle di entrare nel regno dell'Ade, Caronte sarebbe stato punito con un anno di catene. Non è dato sapere se i defunti in questo periodo si limitassero ad aspettare sulle rive dell'Acheronte, o se qualcun altro manovrasse la barca di Caronte.elaborate in quelle fonti antiche.
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