Sommario
L'ESTIA NELLA MITOLOGIA GRECA
Estia era una dea importante del pantheon greco, poiché era una delle dodici divinità originarie dell'Olimpo, che risiedevano sul Monte Olimpo. Vesta era l'equivalente romano di Estia.
Estia figlia di Crono
Estia era una sorella di Zeus, in quanto era una dei 6 figli nati da Rea dal seme di Crono Estia era normalmente indicata come la prima dei figli di Crono a essere concepita, seguita da Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus.
Hestia primogenita e ultimogenita
Crono era diffidente nei confronti di una profezia che affermava che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato; all'epoca, infatti, Crono era il dio supremo del cosmo. Così, come Rhea partorì i suoi figli, Crono li inghiottì, imprigionandoli nel suo stomaco.
Demetra, Era, Ade e Poseidone avrebbero seguito Estia nel ventre del padre, ma Zeus non subì tale destino, poiché fu nascosto a Creta, mentre una pietra fu sostituita al suo posto.
Quando è maggiorenne, Zeus sarebbe tornato da Creta per guidare una ribellione contro Crono e il dominio dei Titani; uno dei primi atti di Zeus fu quello di liberare i suoi fratelli dalla loro prigionia. A Crono fu quindi somministrata una pozione che lo portò a rigurgitare Estia e i suoi fratelli. Poiché Estia fu la prima ad essere imprigionata, fu l'ultima ad essere liberata, dando origine alla credenza che Estia fosse sia la prima nata, sia la prima figlia.ultimo nato, dei figli di Crono e Rea.
Estia e la titanomachia
La ribellione di Zeus si evolse nella Titanomachia, la guerra decennale tra gli alleati di Zeus e i Titani, e mentre Ade e Poseidone combattevano al fianco di Zeus, si diceva comunemente che Estia, Demetra ed Era fossero state mandate al sicuro nel regno di Oceano, dove erano accudite dalla moglie di Oceano, Tetide . La Titanomachia finì, così come il dominio di Crono, e iniziò una nuova era della mitologia greca, con il tempo degli Olimpi. |
Estia sul Monte Olimpo
Il Monte Olimpo era stato il quartier generale di Zeus durante la Titanomachia e ora diventava la sua casa e quella di altre divinità, poiché Zeus era ormai confermato come dio supremo.
Guarda anche: Il Titano Lelantos nella mitologia grecaA Zeus si affiancarono come olimpionici Poseidone, Demetra, Era ed Estia, e a questi cinque seguirono Afrodite, Apollo, Artemide, Atena, Ermes, Efesto e Ares.
Ognuno di questi dodici Olimpi aveva un proprio trono nella sala del consiglio sul Monte Olimpo e, a differenza dei troni degli altri dei e dee, il trono di Estia era fatto di legno semplice e privo di ornamenti.
Hestia Dea del focolareIl nome Hestia viene normalmente tradotto come focolare o camino, e questo era il suo ruolo nella mitologia greca, poiché Hestia era la dea greca del focolare. Oggi questo potrebbe non sembrare un riconoscimento importante, ma nell'Antica Grecia il focolare era centrale per la vita familiare, gli insediamenti e le posizioni politiche; infatti la terra forniva calore, veniva usata per cucinare il cibo e anche per fare sacrifici. Ogni insediamento greco aveva il proprio focolare sacro dedicato a Hestia e, quando venivano fondate nuove colonie, il fuoco del focolare del primo insediamento veniva preso per accendere quello del nuovo. Guarda anche: La regina Niobe nella mitologia grecaEstia si occupava anche del focolare di Monte Olimpo dove i sacrifici degli uomini servivano a mantenere accese le fiamme del Monte Olimpo. Estia, la dea vergineEstia era una delle dee vergini della mitologia greca, insieme alle nipoti Artemide e Atena, e sebbene la sua bellezza attirasse l'attenzione di Poseidone e Apollo, Estia giurò di rimanere eternamente vergine e Zeus decretò che così sarebbe stato. |
Hestia rinuncia alla sua posizione
Hestia era considerata la più mite delle Divinità dell'Olimpo Mentre la maggior parte degli dei e delle dee greche si arrabbiava rapidamente, si dice che Hestia evitasse il confronto.
A tal fine si dice normalmente che Estia rinunciò alla sua posizione di uno dei Dodici Olimpi quando Dioniso sostenne che per diritto avrebbe dovuto essere uno dei dodici, per evitare conflitti sul Monte Olimpo.
Sacrificio per la dea Vesta - Sebastiano Ricci (1659-1734) - PD-art-100