Sommario
I LAESTRIGONI NELLA MITOLOGIA GRECA
I Laestrigoni erano una tribù di giganti di cui si parla nelle fonti superstiti della mitologia greca; in particolare, i Laestrigoni sono famosi per la loro apparizione nell'Odissea di Omero.
La terra dei Laestrygoniani
I Laestrygoniani erano considerati discendenti di Gaia (Terra) e Poseidone, discendenti da un unico figlio degli dei, Laestrygon. Guarda anche: Ceroessa nella mitologia greca
Omero racconta che la loro terra si chiamava Lamos, con una capitale chiamata Telepylos. La descrizione di Omero della terra dei Laestrigoni la collocherebbe all'estremo nord, perché si diceva che fosse una terra in cui l'alba sorgeva poco dopo il tramonto. Nonostante questa descrizione, gli scrittori successivi collocano la terra dei Laestrigoni in Sicilia. |
Odisseo e i laestrigoni
Odisseo era partito dal campo di battaglia di Troia con le sue dodici navi intatte, e con l'aiuto di Eolo L'avidità dei suoi stessi uomini, però, ha fatto sì che la catastrofe si abbattesse su Odisseo e che le sue navi venissero riportate nel regno di Eolo.
Senza più l'aiuto di Eolo, gli uomini di Odisseo avevano remato per sei giorni e sei notti fino all'approdo.
Un porto naturale, un ancoraggio a forma di ferro di cavallo circondato da scogliere, si rivelò una gradita tregua e undici delle dodici navi di Odisseo vi si ancorarono. Odisseo, però, tenne la sua nave fuori dal porto naturale, forse per un senso di timore.
Non sapendo dove si trovassero, né chi avrebbero incontrato, Odisseo inviò tre dei suoi uomini a perlustrare il territorio.
Dipinto murale dai Paesaggi dell'Odissea, Musei Vaticani, Biblioteca Apostolica, Città del Vaticano, RomaPrendendo una pista per carri, questi esploratori giunsero a Telephylos; incontrando una ragazza di altezza superiore alla norma, i tre uomini furono indirizzati al palazzo di Antiphates, il re dei Laestrygoni. Guarda anche: Polidora di Ftia nella mitologia grecaNon sapendo ancora che tipo di persone fossero i Laestrygoniani, gli esploratori entrarono nel palazzo. Incontrando la moglie di Antiphates, gli uomini capirono di essere in compagnia di giganti, e quando Antiphates entrò nel suo stesso palazzo, afferrò uno degli uomini e lo mangiò, i due superstiti capirono di essere in una terra di giganti cannibali. I due membri superstiti del gruppo di esploratori di Odisseo tornarono di corsa alle navi per avvertire i loro compagni, ma nello stesso momento Antifate stava richiamando all'azione i suoi. Fu così che, mentre gli esploratori tornavano alle navi, le scogliere che circondavano il porto erano piene di Laestrygoniani. I giganti lanciarono massi che mandarono in frantumi le navi, lasciando gli uomini in difficoltà come facili bersagli da raccogliere come prossimo pasto per i giganti. Solo la nave di Odisseo era fuori dal porto e, al primo segnale di pericolo, furono tagliate le corde dell'ancora e i suoi uomini superstiti si misero ai remi. Così, Odisseo era arrivato nella terra dei Laestrigoni con dodici navi, e se ne andò con una sola. |