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IL CACCIATORE ATTEONE NELLA MITOLOGIA GRECA
Nella mitologia greca, Atteone era considerato un eroe tebano, anche se le sue credenziali eroiche non vengono approfondite. Atteone, tuttavia, è famoso nella mitologia greca per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, una situazione che avrebbe portato alla sua stessa morte.
Atteone di Tebe
Si dice che Atteone fosse figlio del dio rustico minore Aristeo, scopritore del miele, e di Autonoe, la figlia di Cadmo Pertanto, Atteone era probabilmente anche fratello di Macris.
Guarda anche: Briareo nella mitologia grecaNon si sa nulla dell'infanzia di Atteone, ma si dice che il giovane tebano fu affidato alle cure del saggio centauro Chirone, che lo addestrò nell'arte della caccia.
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Atteone trasformato
La caccia, però, sarebbe stata la rovina di Atteone, perché si dice che dopo una giornata di caccia con il suo branco di segugi, Atteone decise di rilassarsi in una piscina vicina, che si trovava nella valle di Gargaphia, vicino alla città di Plaetea e al monte Cithaeron. Sfortunatamente per Atteone, la dea Artemide aveva deciso di usare la piscina per fare il bagno; così, nonostante gli sforzi degli assistenti di Artemide, Atteone vide la dea nuda. Guarda anche: Amalthea nella mitologia greca |
Per evitare che Atteone raccontasse agli altri ciò che aveva visto, Artemide trasformò Atteone in un cervo attraverso l'acqua stessa in cui si stava bagnando.
Atteone vide il suo personaggio trasformato nella piscina e, in preda al panico, scappò via velocemente, provocando l'inseguimento dei suoi segugi, che naturalmente non riconobbero il loro padrone e, quando alla fine Atteone si stancò, i segugi si avventarono sul palcoscenico facendolo a pezzi.
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Altre versioni del mito di Atteone
Le conseguenze della morte di Atteone
In seguito alla morte di Atteone, il dolore colpì i suoi genitori e si dice che Aristeo lasciò Tebe per la Sardegna, mentre Autonoe partì per Megara. Anche i segugi di Atteone furono colpiti dal dolore e, non rendendosi conto di averlo ucciso, lo cercarono in branco. Alla fine i segugi giunsero alla grotta di Chirone e il centauro, per placare il loro dolore, realizzò una statua realistica diAtteone, attorno al quale i segugi potevano riunirsi.