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LA REGINA LAMIA NELLA MITOLOGIA GRECA
Nella mitologia greca, Lamia era una donna mortale trasformata in un demone, o mostro, a causa dell'ira della dea Era. L'ira di Era è forse giustificabile, in quanto Lamia era un'amante del marito di Era, Zeus, ma la punizione inflitta da Era andò oltre quella inflitta a personaggi come Io e altre amanti del dio supremo.
La regina Lamia di Libia
Lamia è stata nominata come figlia di Poseidone, o di Belus Lamia sarebbe stata nominata come una bellissima regina dell'antica Libia, la regione a ovest del Nilo.
La bellezza di Lamia era tale che Zeus ne fu attratto e il dio riuscì a sedurre la regina, che in seguito diede alla luce diversi figli dal dio.
Guarda anche: Estia nella mitologia grecaLamia trasformataHera venne presto a conoscenza dell'infedeltà del marito e cercò di vendicarsi rubando i figli nati da Lamia. La perdita dei suoi figli fa impazzire Lamia, che rapisce i figli degli altri e li mangia. Le azioni mostruose di Lamia fanno sì che i suoi tratti facciali si distorcano, forse imitando quelli di uno squalo, e Lamia stessa diventa un mostro. |
Il mito di Lamia si evolveLa storia di Lamia era l'equivalente dei racconti sull'uomo nero della storia più recente e, di conseguenza, sono stati apportati molti abbellimenti alla storia di base. Alcune versioni hanno Hera uccidere i figli di Lamia o far sì che Lamia stessa uccida i bambini e poi li divori. | Lamia - Lord-Scadamour - CC-BY-SA-3.0 |
Secondo alcune versioni della storia di Lamia, la regina si sarebbe strappata gli occhi per follia, mentre altre raccontano che Era avrebbe maledetto Lamia impedendole di chiudere gli occhi, in modo che non fosse mai in grado di allontanare le visioni dei figli perduti. In quest'ultimo caso, si dice che Zeus abbia permesso a Lamia di rimuovere e sostituire gli occhi a piacimento, forse per concederle un po' di tregua.
Le raffigurazioni successive di Lamia la vedono trasformata in una bestia serpentina, normalmente Echidna con la metà superiore di una donna; anche in questo caso si diceva che si trattasse di una maledizione lanciata da Era su Lamia.
Lamia lo squalo solitarioIl nome Lamia significa essenzialmente uno squalo solitario pericoloso, e quindi Lamia era probabilmente la personificazione di tale squalo, e le storie di bambini mangiati servivano semplicemente a mettere in guardia i bambini dai potenziali pericoli del mare. I figli di LamiaPer quanto riguarda i figli di Lamia, presumendo che Hera non abbia costretto Lamia a consumarli, tre sono i nomi comuni. Scilla, il famoso mostro marino, è chiamata figlia di Lamia, anche se nell'antichità era più comune affermare che Scilla fosse figlia di Phorcys. Acheilo era certamente un figlio di Lamia e Zeus, e crebbe fino a diventare uno dei più belli tra gli uomini mortali, ma Acheilo pensava così tanto al suo aspetto che sfidò la dea Afrodite in una gara. Afrodite fu così irritata dall'arroganza di Acheilo che non ebbe luogo alcuna gara, ma la dea trasformò il figlio di Lamia in un brutto demone dalla forma di squalo. Si dice che una figlia di Lamia, sfuggita a un futuro mostruoso, sia stata l'Erofilo; e si dice che questa figlia di Lamia e Zeus sia diventata una delle prime sibille di Delfi. |
Lamie e le LamieMolto presto l'idea di Lamia si è evoluta nell'idea di molti demoni di questo tipo, le Lamiae, con un primo riferimento nel III secolo d.C. e nelle opere di Flavio Filostrato. Guarda anche: Re Erichthonius di AteneLe Lamie si avvicinano più all'idea di Succubi o Vampiri che a quella del demone Lamia originale, poiché le Lamie erano seduttrici e divoratrici di giovani uomini, piuttosto che di bambini. Le Lamie potevano quindi assumere la forma di belle donne, nascondendo le loro zampe a coda di serpente, per attirare a letto gli incauti. Queste Lamie erano forse figlie di Ecate e residenti negli Inferi. È questa idea delle Lamie che è stata utilizzata nelle immagini successive delle figure mitologiche greche, tra cui in Lamia di Keats. | Lamia - John William Waterhouse (1849-1917) - PD-art-100 |