Sommario
IL PANDARO NELLA MITOLOGIA GRECA
Nelle opere di Omero, Pandaro era un difensore di Troia durante la guerra di Troia, particolarmente abile con l'arco, arco che secondo alcuni gli sarebbe stato donato da Apollo.
Pandaro il Licio
Pandaro era un Licio, ma non proveniva dalla Licia, bensì era un abitante di Zeleia, una città della Troade. Pandaro era figlio di Licaone, sovrano di Zeleia, e fratello di Eurione. Nonostante fosse un Licio, Pandaro era chiamato anche Troiano.
Guarda anche: Antigone di Tory nella mitologia grecaPandarus Difensore di Troia
Quando gli Achei arrivarono per assediare Troia, Pandaro avrebbe guidato un esercito da Zeleia per difendere Troia, poiché si diceva che Zeleia fosse una città fedele a Troia. Pandaro avrebbe quindi fatto marciare i suoi uomini dai piedi del monte Ida fino a Troia. Guarda anche: La veggente Calchas nella mitologia grecaDurante la guerra di Troia, Pandaro si guadagnò la fama di arciere, potenzialmente utilizzando un arco donatogli da Apollo. In particolare, però, Pandaro è noto per essere stato ingannato dalla dea Atena. |
Pandaro ingannato da Atena
Era stata concordata una tregua tra gli Achei e i Troiani, quando si era stabilito che la guerra sarebbe potuta terminare con uno scontro tra Menelao e Parigi Tuttavia, Afrodite interverrà per impedire che Paride venga ucciso da Menelao.
In seguito, la dea Atena intervenne per garantire la fine della tregua; si dice normalmente che Atena lo fece per volere di Era, che desiderava vedere Troia distrutta.
Atena si traveste così da lanciaiolo troiano di nome Laodoco, Atena convince così Pandaro che potrebbe porre fine alla guerra scagliando una freccia contro Menelao. Pandaro fa proprio questo, ma invece di uccidere Menelao Atena fa in modo che la freccia ferisca solo il re di Sparta.
Con il sangue versato, la tregua tra Achei e Troiani è definitivamente terminata.
La morte di Pandarus
Poco dopo, Pandaro tenta nuovamente di uccidere uno dei capi achei, questa volta Diomede: a cavallo di un carro guidato da Enea, Pandaro scaglia una freccia contro Diomede, ma quest'ultimo è uno dei favoriti di Atena e quindi anche in questo caso la freccia non trova il bersaglio.
Diomede reagisce rapidamente e, con un lancio di lancia, uccide Pandaro; la lancia di Pandaro trova il segno sul naso dei difensori troiani.
Nell'Eneide c'è un uomo di nome Pandaro, ma naturalmente potrebbe non essere lo stesso Pandaro; si dice però che il fratello di Pandaro, Eurizione, abbia accompagnato Enea nei suoi viaggi.