Sommario
LE BROTEE NELLA MITOLOGIA GRECA
Broteas Figlio di Tantalo
Broteas era un cacciatore della mitologia greca, anche se non è noto per alcuna azione di caccia, poiché Broteas era un membro della casa maledetta di Atreus, nato nella stirpe di Tantalo.
Broteas era figlio di Tantalo, nato dalla ninfa delle Iadi Dione, dalla naiade Euryanassa o dalla naiade Eurythemista. Broteas era quindi fratello di Pelopi e Niobe.
Le azioni di Tantalo avrebbero visto il re eternamente tormentato nel Tartaro e una maledizione avrebbe perseguito diverse generazioni della linea familiare, coinvolgendo le generazioni di Pelope, Atreo, Agamennone e Oreste.
Broteas lo scultore
Pur essendo nominalmente un cacciatore, Brotea fu proclamato grande scultore, uno scultore che scolpì l'immagine di Cibele su una rupe chiamata Codino sul monte Sipilo, nel regno di suo padre. Questo rilievo è oggi equiparato ai resti del rilievo di Manisa in Turchia. Guarda anche: Alberi genealogici dalla mitologia grecaLa dea osservò il lavoro di Broteas e gli chiese di scolpire anche un suo ritratto sulla montagna. Guarda anche: Contenuti |
Broteas, però, rifiutò la richiesta della dea e, per punizione, Artemide fece scendere la follia sul cacciatore e Broteas si gettò su una pira, uccidendosi.
Si dice che Brotea abbia avuto un figlio di nome Tantalo, da una donna senza nome, che sarebbe diventato re di Lidia e che, secondo alcuni, sarebbe stato il primo marito di Clitennestra, la figlia del re di Lidia. Tyndareus ma fu ucciso da Agamennone, che poi prese in moglie Clitennestra.
![](/wp-content/uploads/greek-encyclopedia/160/f86g4udztc.jpg)
Broteas rivisitate
Le brotee sarebbero state reinventate nel Rinascimento con il nome di Brotheus. Artisti e poeti avrebbero preso una singola riga di testo da Ovidio. Ibis per costruire una nuova mitologia.
Infatti, laddove Ovidio affermava "che tu possa dare le tue membra ardenti alla pira accesa, come si dice abbia fatto Brotea nel suo desiderio di morte", Broteo sarebbe diventato un figlio di Vulcano e Minerva che si gettò su una pira (o sull'Etna) quando fu schernito per la sua bruttezza.