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SINIS NELLA MITOLOGIA GRECA
Sinis era un brigante che predava gli incauti viaggiatori durante il giro del Golfo Saronico e che sarebbe stato notoriamente incontrato da Teseo.
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Sinis era figlio di Sylea, figlia dell'omonimo Corinto, e il compagno di Sylea era Polipemone, un bandito noto anche come Procuste, o il dio Poseidone. Sinis risiederà sull'Istmo di Corinto, dove diventerà un temuto bandito, derubando i viaggiatori che incrociano il suo cammino. Sinis era però noto non solo per aver sottratto gli oggetti di valore ai viaggiatori, ma anche per aver ucciso gli incauti. Si dice che Sinis legasse i viaggiatori tra due abeti piegati, e che quando gli abeti si scatenavano, la vittima venisse strappata in due. |
In alternativa, si dice che Sinis costringesse il viaggiatore a tenere fermi gli abeti fino al punto di esaurimento; a quel punto gli alberi sarebbero rimbalzati, scaraventando il viaggiatore in aria e uccidendolo una volta atterrato.
Il metodo di uccisione di Sinis lo avrebbe portato a essere chiamato anche Pityocamptes, il Pinolo.
Sinis e Teseo
Avendo deciso di intraprendere la pericolosa via di terra da Troezen ad Atene, attorno al Golfo Saronico, Sinis fu il secondo bandito, dopo Periplo che l'eroe Teseo incontrò.
Teseo, naturalmente, avrebbe superato facilmente Sinis e il ladro sarebbe andato incontro alla stessa sorte che era toccata alle sue vittime: Teseo avrebbe legato Sinis tra due abeti piegati e, una volta liberato, gli abeti avrebbero fatto a pezzi Sinis.
Teseo si intrattiene quindi con Perigone, figlia di Sinide, con il risultato che Teseo diventa padre di un figlio, chiamato Melanippo. In seguito, la figlia di Sinide sposerà Deioneo, figlio del re Eurito di Oechalia.
Teseo aveva così completato il suo secondo Lavoro .
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